Week 37 – Quando arriverò in fondo?

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Lunedì

Unkie

Mi chiamo Unkie (nome di fantasia, ma neanche troppo) e ho un’età compresa tra 25 e 33 anni (esatto, se hai fatto bene i conti sono nato tra il ’92 e il ’00), ma di me ti parlerò (forse) più in là. Sto scrivendo la mia prima pagina di diario. Sono in metro, sto per andare a lavoro. Sono arrivato troppo presto, come sempre d’altronde. Muovendomi con i mezzi pubblici non so mai quando e se arriverò a lavoro. Oggi, lunedì, il mio turno inizierà alle 12:00 e terminerò alle 19:00 (si spera). Faccio questo lavoro da ormai 7 anni e sto cercando di cambiare. Il mio datore di lavoro è un familiare e la cosa non mi piace. Sto studiando per diventare un consulente finanziario (lo so, non è il massimo), e sto portando avanti ormai da anni, ma senza troppi risultati, l’oscura arte del trading… zan zan zaaan, ma di questo te ne parlerò poi. Ora, però, vorrei parlare del perché mi trovo a scrivere un diario. Non l’ho mai fatto in vita mia, ma voglio fare questo esperimento. Spero non sia l’ultima volta che ci sentiamo, perché non sono molto costante nel portare avanti i miei progetti, ma tant’è.

Declino

Mi sono trovato a scrivere questa pagina per la prima volta, perché sento di averne bisogno. Ho bisogno di svuotare la mente, dare un senso ai miei pensieri, che in questo periodo volano a destra e sinistra nella mia testa. Ho bisogno di fermarli e metterli in ordine. Da 3 mesi a questa parte sto passando un periodo che sta andando sempre più a fondo, in declino. Certo, ora parlare di declino mi sembra eccessivo e so per certo che questa parola non si addice, ma sai come funziona la testa no? Al primo crollo sembra andare tutto in rovina, tutto è contro di te e non riesci ad alzarti. Però ho dalla mia parte la consapevolezza. La consapevolezza che la parola declino è solo nella mia testa. So che con un po’ di forza tornerò in superficie. Ora devo lasciarti, sto per entrare a lavoro. Ci sentiamo presto (spero 😂).


Martedì

La solita routine

Sono le 19:00 e finalmente sono fuori! Sono alla solita metro, che aspetto i soliti 6-7 minuti, per tornare alla stazione vicino casa, dove mi aspetterà il solito autobus che mi porterà a casa. Domani prenderò il solito autobus che mi porterà alla solita stazione vicino casa che mi porterà al solito lavoro e così per secoli e secoli.

Mi sono rotto le palle io a scriverlo, immagino tu a leggerlo.

Che poi una volta a casa, avrò il tempo di mangiare, di farmi una doccia, fare un po’ di toxic scrolling (a mia discolpa posso dire di utilizzare solo YouTube, perché ho smesso al 100% con IG e FB… TikTok non mi avrai mai!) e andare a dormire. L’unica cosa per cui non vedo l’ora di tornare a casa è quella di stare con la creatura più bella e meravigliosa dell’intero universo, mia moglie. Anche questa giornata è volta al termine. Tornerò a scrivere domani (se mi ricordo)


Mercoledì

Out of memory

E niente, lo sapevo, mi sono scordato di scrivere. È circa l’una di notte e sto andando a dormire dopo aver collaborato con una gentilissima AI che mi sta aiutando a creare una mia web app che mi serve per l’oscura arte del trading. Ho anche in mente di implementare nuove features e renderla disponibile a tutti. Ci penserò.


Giovedì

Un orda di zombie

Sono in metro, come sempre, e mi sto guardando intorno. Sai cosa vedo? Un orda di zombie seduti al proprio posto mentre si consumano gli occhi davanti uno schermo e tra questi zombie ci sono anch’io, ma ogni tanto riesco ad uscire da quel mondo e osservare le facce dei miei coinquilini di metro. Alcuni sono completamente assorbiti dallo schermo, altri leggono un libro, che sia cartaceo o digitale, altri ancora ascoltano musica, giocano a Candy Crush o parlano al telefono; c’è anche chi conversa col vicino, ma quello che vedo è sempre la stessa cosa: le solite facce stanche, senza espressione. È difficile vedere un sorriso (compreso il mio), oppure un cristiano che si alza per fare sedere una signora più anziana (io compreso). So di non essere così, so di essere gentile e sorridente, ma in questo periodo non mi riesce proprio.


Sabato

Giorno di festa

Indovinate? Esatto sto tornando a casa. Mi viene da scrivere solo quando sono in metro ad aspettare. Mancano circa 15 minuti al prossimo treno, anzi 16 (si è appena aggiornato il tabellone). Oggi ho fatto mezza giornata di lavoro. Non vedo l’ora di tornare a casa, farmi una doccia e stare un po’ con mia moglie. Non ci vediamo tutta la settimana e il sabato e la domenica sono gli unici giorni per passare un po’ di tempo insieme. Stasera siamo stati invitati ad un compleanno, almeno stacchiamo un po’ dalla routine e ci divertiamo. Il tabellone della metro si è aggiornato di nuovo, ora dice 20 minuti (non tornerò mai a casa). Stasera tra l’altro avevo intenzione di preparare l’impasto per la pizza, che io amo alla follia e che modestamente mi riesce anche abbastanza bene. Vediamo se ci riesco prima di andare al compleanno.

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